venerdì 6 marzo 2020

Via e Passione. O Capo insanguinato. La gioia è il fine, la passione il mezzo (Beata Giuliana di Norwich)



Per prima cosa che gesto compì Gesù allorché apparve ai Discepoli nel cenacolo? Diede la Pace della sua presenza e indicò le mani e il costato, senza che essi glielo chiedessero. Le stigmate erano il segno della continuità di identità tra il Gesù di Nazaret, Maestro che era stato crocifisso, che era morto, e Colui che ora si mostrava risorto. Non furono, però, le piaghe solo un segno di identità e continuità. Questo gesto mostrava la verità di quanto Gesù più volte aveva detto: per fare la volontà del Padre, per giungere alla vita, occorre passare dalle piaghe della crocifissione. Infatti: 

22«Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno». 23Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. 24Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. 25Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso? (Lc 9, 22–25; cf Mt 16, 21.24–25 e Mc 8, 31.34): 5Per le sue piaghe – infatti– noi siamo stati guariti (Is 53, 5).

E' ormai disponibile il nuovo libro Mio Signore e mio Dio. La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell'arte.